Pasta con le sarde e finocchietto selvatico, la variante con le mandorle

pasta finocchietto e sarde
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Cari amici, fans della Sicilia, dei prodotti tipici siciliani e delle sue ricette, oggi vi parlo di uno dei miei piatti preferiti: la pasta con le sarde e finocchietto selvatico, la variante con le mandorle. Un piatto dal gusto fresco e aromatico che si rivela essere uno dei più maestosi del ricettario siciliano.

Un primo piatto completo. Che ci sazia con i carboidrati della pasta, le proteine delle sarde e le fibre e le vitamine del finocchietto. Perfetto da condividere con amici e familiari.  Una ricetta che ho preparato tantissime volte sempre con grandi soddisfazioni e complimenti, ma di cui ignoravo alcuni dettagli storici veramente sorprendenti!

Pasta sarde e finocchietto: le origini che non ti immagini

Pensando alla realizzazione di questo articolo-ricetta mi sono chiesta: “Chissà a quando risale l’origine di questo piatto? Chissà chi è stato il grande cuoco che ha unito le sarde con un erba selvatica come il finocchietto? In onore di chi è stata inventata e/o per quale ricorrenza”?
Mai, giuro, mai, avrei pensato che il cuoco fosse un arabo, mi figuravo un siciliano! Non immaginavo nemmeno che fosse nata tra i campi di guerra. Il cuoco in questione si trovava in una campagna militare nel siracusano, intorno al IX secolo d.C. guidata da un certo generale Eufemio, proveniente dall’Arabia, che voleva invadere l’isola.

Le loro provviste erano ormai giunte al termine, così il generale gli ordinò d’improvvisare un piatto con gli avanzi rimasti e tutto ciò che poteva trovare in natura.

Il cuoco mostrò di possedere un grande estro creativo, realizzando una pasta con le sarde restanti, pesce azzurro che abbonda nel mare delle coste siciliane, a cui aggiunse del finocchietto selvatico appena raccolto e una manciata di pinoli.

Creando così il primo piatto mare e monti siciliano. Una ricetta che in origine veniva ritenuta un piatto povero ed appunto adatta a sfamare il popolo. Mentre oggi la pasta con sarde e finocchietto è uno dei piatti più annoverati della cucina tradizionale siciliana per il suo forte, aromatico e unico sapore. Una delle ricette che dipinge il concetto di sicilianità nella gastronomia isolana.

È tradizione preparare questo piatto per la festività di S. Giuseppe il 19 marzo, e nell’agrigentino anche per il Venerdì Santo.

Pasta sarde e finocchietto selvatico Almasicily: il sugo pronto che non ti aspetti!

Partiamo col dire che sono stata sempre diffidente sui sughi pronti, ma devo ammettere che questa volta mi sono dovuta ricredere. Ricordo la prima volta che Giacinto (il fondatore di Almasicily) mi ha fatto gustare il sugo pronto al finocchietto selvatico e sarde Almasicily. Sono rimasta sorpresa dal gusto autentico come “fatto in casa”. Ed è per questo che ho accettato di scrivere questo articolo-ricetta utilizzando il sugo pronto Almasicily!

Per cui, eccomi qui a proporvi una versione ancora più sontuosa, aggiungendo alla ricetta tradizionale una sfumatura profumata. La ricetta è quella della pasta con le sarde e finocchietto selvatico, la variante con le mandorle. Grazie alla scorza di limone siciliano e le mandorle tostate Almasicily, che donano una nota dolce e croccante.

Utilizzerò i Cavatelli biologici di semola di grano duro Almasicily, una pasta che sorregge ed esalta ogni sapore di questo sugo.

Pasta con le sarde e finocchietto selvatico, la variante con le mandorle, pinoli e uvetta

Tempo di preparazione : 15/20 minuti

Difficoltà : molto bassa

Ingredienti: per 4 persone

Come preparare la pasta con le sarde e finocchietto selvatico, la variante con le mandorle e scorza di limone

  1. In un tegame versate circa 1 lt di acqua, salate e portate ad ebollizione;
  2. In un’ampia padella scaldate due cucchiai di olio extravergine d’oliva bio con uno spicchio d’aglio (facoltativo ) e versatevi il Sugo Finocchietto selvatico e Sarde Almasicily, lasciandolo cuocere per qualche minuto;
  3. Aggiungete lo zafferano ( diluendolo con un cucchiaio d’acqua ) i pinoli, l’uvetta (bagnata e strizzata ) e la buccia di limone grattugiata, spegnete il fuoco dopo qualche minuto;
  4. In una padella scaldate due cucchiai di olio extravergine d’oliva bio e versatevi il pangrattato, mescolandolo fino a quando non sarà ben dorato;
  5. Versate i cavatelli e cuocete secondo i tempi previsti. Scolate la pasta e versatela nella padella con il sugo al finocchietto selvatico e sarde, mantecando tutto per pochi minuti;
  6. Servite il piatto spolverandolo con il pangrattato panato, le mandorle tostate e tritate Almasicily e il basilico.

Curiosità e informazioni sugli ingredienti della pasta con sarde e finocchietto

Le sarde

Nel mediterraneo la pesca di questa specie abbonda in particolare nelle coste del Mar Adriatico e in Sicilia. Con il termine pesce azzurro vengono indicati quei pesci che presentano una colorazione del dorso e dei fianchi che sfumano dall’azzurro all’argento metallico .

Il miglior periodo per poter gradire le sarde è la primavera, dato che nelle acque del Mediterraneo la loro riproduzione avviene nei mesi invernali.

La sarda è un pesce con un notevole contenuto di acidi grassi. È un eccellente fonte di proteine, Omega3, fosforo, Vitamina D e Vitamina del gruppo B .

Il finocchietto selvatico

È una pianta aromatica che cresce nelle coste del mediterraneo. Viene raccolto anche tra i sentieri delle campagne, dove cresce spontaneamente. `

Le parti commestibili ed usate in cucina sono le foglie verdi aromatiche. Il loro periodo di raccolta è la primavera. Il finocchietto selvatico è ricco di principi attivi, in particolare di anetolo; questa sostanza oltre a favorire una buona digestione possiede anche delle proprietà diuretiche, che aiutano a sgonfiare l’organismo.

Giorgia Graci

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