Spaghettoni al nero di seppia alla siciliana, la ricetta irresistibile del ristorante Corona Trattoria di Palermo

Pasta al nero di seppie alla siciliana
Posted in In cucina

La pasta col nero di seppia è uno tra i piatti di pesce siciliani più richiesti e rinomati. L’incontro con gli spaghettoni di grano duro siciliano è sublime! Vi mostreremo la ricetta tradizionale preparata dallo chef del ristorante Corona Trattoria di Palermo, un punto di riferimento della gastronomia della città.

La seppia è un pesce che abbonda da sempre nelle coste siciliane nel periodo primaverile ed estivo. Per questa ragione le mogli dei pescatori idearono questo sugo, utilizzando oltre alle parti del pesce le sue sacche interne che contengono un inchiostro naturale gustosissimo.

Oggi non sarò io ai fornelli a prepararla, voglio che la ricetta vi venga mostrata dal top della ristorazione palermitana!

Ed infatti per me, la pasta col nero di seppia è sinonimo di Corona Trattoria di Palermo, dove l’ho sempre e solo gustata.

Gli spaghettoni di semola di grani antichi siciliani bio Almasicily

Spaghettoni di semola di grano duro siciliano Almasicily

Gli spaghettoni sono uno dei più antichi formati di pasta italiana, perfetti per accompagnare le salse ed i sughi delle svariate ricette siciliane  e mediterranee. Quella di Almasicily è una pasta biologica, realizzarta utilizzando la farina di grano duro siciliano. Una pasta molto digeribile, che mantiene la cottura in modo impeccabile.

Ho avuto il piacere di assaggiare gli spaghetti di semola di grano duro siciliano Almasicily. Assaporando il loro gusto deciso e apprezzando la loro corposità, nella mia testolina è scattata un’idea lampante: un sogno culinario, essendo la mia pasta preferita!

Quindi, ho proposto al mio caro amico Gianni Corona, proprietario della trattoria, di far realizzare questa ricetta a Marco Garitta, il loro abilissimo chef, utilizzando i tenaci spaghettoni ai grani antichi Almasicily, perfetti per accompagnare questo succulento sugo. Nell’immaginare quest’accoppiata avevo già l’acquolina in bocca!

La ricetta della pasta al nero di seppie alla siciliana preparata dallo chef

Gianni Corona, chef

Marco Garitta, chef del Corona Trattoria di Palermo

 

E così ieri mattina, mi sono recata presso il ristorante Corona Trattoria insieme alla mia collega, l’eccezionale fotografa Fiorenza Drago, per immortalare ed appuntare ogni passaggio della preparazione.

Ad aspettarci c’erano Gianni insieme alla moglie Angela, che ci hanno dato il benvenuto offrendoci le loro sfiziosissime panelle appena uscite dalla friggitrice. Una volta allacciati i grembiuli, ci siamo messi tutti al lavoro ed è iniziata la magia di questa esperienza indimenticabile.

Adesso vi spiegherò ogni passaggio e vi svelerò qualche consiglio rivelatomi dallo chef per poter realizzare l’autentica ricetta della pasta col nero di seppia siciliana. Cominciamo !

Come preparare la pasta col nero di seppia alla siciliana

ricetta nero di seppieDifficoltà: bassa

Tempi di preparazione: 25 minuti

Tempi di cottura: 30 minuti

Ricetta per: 4 persone

Ingredienti:

Procedimento per preparare il sugo di nero di seppia

  1. Per prima cosa lavate e pulite accuratamente la seppia facendo attenzione ad estrarre le sacche contenenti il nero di seppia e la salsa marrone.
  2. In una padella soffriggete uno spicchio d’aglio tagliato a pezzetti, con abbondante olio extra vergine d’oliva Almasicily. Tritate sottilmente le cipolle e dopo qualche minuto unitela al soffritto d’aglio e lasciate stufare.
  3. Intanto tagliate la seppia a strisce sottili, unitela al soffritto e sfumate con il vino bianco.
  4. Nel frattempo in un tegame portate ad ebollizione l’acqua per la pasta.
  5. Aggiungete al soffritto di seppia le sue sacche contenenti l’inchiostro nero e marrone, spremetele con l’aiuto di un cucchiaio e amalgamate il tutto.
  6. Successivamente aggiungete il concentrato di pomodoro e un mestolo di acqua di cottura della pasta e cuocete a fuoco lento per 15 minuti.
  7. Versate gli spaghettoni Almasicily e cuocete secondo i tempi di cottura.
  8. Scolate gli spaghetti al dente e mantecateli con il sugo della seppia. Salate e pepate a piacimento.
  9. Servite decorando il piatto con del prezzemolo fresco.

Il nostro sommelier Orazio Corona primogenito della famiglia, ci consiglia di abbinare a questo piatto un buon calice di vino bianco Doc. Il vino scelto per l’abbinamento è “1934” dell’azienda siciliana CVA Canicattì, sita in provincia di Agrigento. È un vino che nasce dal blend di uve Grillo e Chardonnay che donano rispettivamente acidità e struttura, ben conciliandosi col condimento del nero di seppia. Inoltre, il vino è un omaggio al drammaturgo Luigi Pirandello che il 10 dicembre del 1934 veniva insignito del Premio Nobel per la Letteratura.

Il ristorante Corona Trattoria di Palermo

Il ristorante Corona Trattoria rispecchia la tradizionale  cucina di mare siciliana, seguendo le ricette ed i trucchi tramandati dalla sua famiglia. Tutto nasce al “Piccolo Napoli”, lo storico ristorante a Borgo Vecchio gestito da Gianni insieme  ai genitori ed il fratello. Locale che sarà poi apprezzato da tutta la città.

Nel febbraio del 2015 Gianni avvia a Palermo una nuova attività, “Corona Trattoria”, insieme alla moglie Angela e ai figli Orazio e Alessandro, proseguendo la ricerca e la valorizzazione di prodotti di qualità, sempre e rigorosamente nel rispetto della tradizione.

Obiettivo: garantire a ogni cliente il pesce migliore e il piacere della tavola.

Proprietà del sugo al nero di seppia

La seppia è un mollusco molto diffuso nel mare Mediterraneo. È un pesce ricco di proteine e con pochi grassi. Contiene le vitamine A, D, B1 e B12, potassio, fosforo, ferro, calcio, rame e zinco. Inoltre la seppia è un alimento ipocalorico per cui  è indicato per chi deve seguire una dieta per dimagrire.

La vitamina A fa sì che le seppie abbiano effetti benefici sulla vista, inoltre come tutti gli alimenti provenienti dal mare, fornisce iodio utile per la funzionalità della tiroide.

Secondo molti studi il nero di seppia sembra portare importanti benefici a carico del sistema circolatorio e anche  a livello gastrointestinale. Pare che possa avere un’azione protettiva della mucosa intestinale, in particolare per alleviare  i danni  provocati da cure come la chemioterapia.

Giorgia Graci

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